Evelina, la figlia di Vittorio Sgarbi, risponde alle accuse del padre: fissata la data della prima udienza sull’amministratore di sostegno.
Se al Corriere Vittorio Sgarbi ha bollato come “esosa” la proposta della figlia Evelina di nomina di un amministratore di sostegno, quest’ultima ha risposto con fermezza dalle colonne de La Stampa. Dopo mesi difficili, la 25enne ha avviato un’istanza che ha dato il via a un acceso botta e risposta, destinato a durare nel tempo.

Botta e risposta tra Vittorio Sgarbi e la figlia Evelina: “Non cerco visibilità”
Evelina Sgarbi rompe il silenzio e prende posizione sulla recenti dichiarazioni fatte dal padre. Intervistata da La Stampa, come riportato da Leggo, la giovane ha dichiarato: “Ho agito nel suo interesse e certamente non cerco né ho bisogno di visibilità“. Una frase che sottolinea come il suo gesto di richiedere un amministratore di sostegno, a suo dire, sia motivato esclusivamente da preoccupazione nei confronti della salute e della capacità decisionale del padre.
“Le parole di papà? Sono preoccupata”: la data della prima udienza
“Semmai io dovrei essere addolorata per queste dichiarazioni, che altro non fanno che avvalorare le mie preoccupazioni“, ha aggiunto Evelina Sgarbi. Confermando la sua determinazione ad andare avanti nella richiesta legale, che sarà portata avanti da un legale.
Secondo alcune indiscrezioni, aggiunge Leggo.it, la prima udienza sarebbe già stata fissata per il 28 ottobre e le notifiche sono state inoltrate a parenti e congiunti. La risposta di Vittorio Sgarbi non si è fatta attendere. Il critico d’arte ha fatto sapere che “si opporrà a un’eventuale nomina di un amministratore di sostegno“, mostrando il suo disappunto per l’iniziativa della figlia.
La vicenda familiare si intreccia inoltre con la situazione politica ad Arpino. Ovvero il Comune di cui il critico è sindaco ma dal quale è assente da tempo, a causa di un recente ricovero al Policlinico Gemelli. Attualmente la guida del Comune è affidata al vicesindaco Massimo Sera.
Nel frattempo, il capogruppo di opposizione ha presentato un’istanza per dichiarare lo stato di “impedimento permanente” del sindaco, ricordando che “da oltre un anno non è presente nel municipio di Arpino”. Qualora l’istanza venisse accolta, l’amministrazione decadrebbe e il Comune tornerebbe al voto.